Menu
Italia / Viaggi

3 giorni in Umbria tra borghi, laghi e vigneti

Per chi come me ama la stagione autunnale, i suoi colori e profumi, il suo clima incerto, trascorrere un weekend fuori porta alla scoperta di un nuovo territorio è un vero piacere. In un finesettimana di metà novembre ho scelto l’Umbria, patria di eccelenti prodotti eno-gastronomici, borghi mozzafiato e colline gentili. Il mio itinerario ha toccato i comuni di Spello, Montefalco, Assisi e Perugia, passando per una visita in cantina e un pranzo vista lago – ecco a voi il racconto.

Spello

Il primo borgo visitato in questo mini tour dell’Umbria è Spello, piccolo comune appartenente al circuito dei borghi più belli d’Italia. Arroccato sul fianco del Monte Subasio, Spello ti accoglie tra le sue mura che guardano fiere le colline circostanti e ti invita a perderti tra le sue strade in pietra, in cui tutto è ordinato, pulito, immobile. In queste vie acciottolate ogni cosa sembra essere al proprio posto: i vasi di gerani appesi, le persiane socchiuse, la Giardiniera bianca d’epoca, perfino le foglie secche cadute a terra.

In uno dei corsi principali del paese, tra il palazzo comunale e il municipio, sorge E*tra Vergine Oleoteca, piccolo tempio dell’olio umbro e non solo. Locale molto accogliente e curato, con un grande tavolo in legno di olivo da condividere con gli altri ospiti per degustare i frutti più preziosi della nostra terra: olio, vino, olive, pane e focacce, zuppe di legumi. Un’esperienza gustativa davvero particolare e da non perdere – specialmente in autunno quando si ha il privilegio di assaggiare in anteprima i “nuovi nati”.

Montefalco

Una mezz’ora scarsa di auto separa Spello da Montefalco, patria dell’omonima DOCG del Sagrantino; i dintorni del borgo sono infatti ornati da vigneti e coltivazioni a perdita d’occhio. Anch’esso membro del circuito dei borghi vip, condivide con i suoi fratelli maggiori le costruzioni in pietra e l’atmosfera medievale.

Appena fuori dal centro del paese si trova Alla via di mezzo del celebre Giorgione – come non amare i suoi programmi tv dove propone ricette della tradizione che principiano con “un filo” (mezzo litro) d’olio? Il ristorante, che sorge nei locali di un antico frantoio, propone un antipasto illimitato e un menu fisso. Il mio consiglio è quello di non rinunciare al ricchissimo buffet iniziale e di condividere il resto del pasto tra i commensali (ad esempio, un menu ogni due persone).

Assisi

Percorrendo la statale 75 in direzione nord, è impossibile non rimanere incantati alla vista di Assisi, che dalla sua posizione rialzata domina la Valle Umbra. Le sensazioni e atmosfere vissute il giorno precedente ad Assisi si intensificano; il rispetto architettonico e l’ordine si accostano alla sacralità del luogo, che qui si respira in ogni vicolo.

La Basilica di San Francesco sorge sulla collina inferiore della città, per volontà dello stesso santo che la identificò come luogo per la sua sepoltura. Divisa in chiese inferiore e superiore, quest’ultima ospita sulle pareti della navata una bibbia affrescata dedicata ai poveri e opere di spessore di Giotto e Cimabue (in parte danneggiate dal terremoto del 1997).

I percorsi per visitare Assisi sono infiniti, io ne ho seguito per caso uno perimetrale che permette di osservare la città dall’alto e di arrivare alla Rocca Maggiore.

Poco distante da Assisi si trova l’Eremo delle Carceri, luogo di preghiera e meditazione immerso in un ampio bosco con sentieri nascosti e grotte naturali.

Tenuta Castelbuono

Volendo scoprire l’Umbria da ogni prospettiva, qualche giorno prima di partire ho prenotato visita e degustazione alla Tenuta Castelbuono della famiglia Lunelli. La cantina è il celebre “Carapace” di Arnaldo Pomodoro, che ha ideato e realizzato questa struttura ispirandosi alla forma di una tartaruga; il rivestimento esterno in rame, che nel tempo cambia colore a causa dell’ossidazione, la rende di fatto una scultura vivente. Nel pacchetto completo (20€) sono compresi la visita alla cantina e l’assaggio di quattro diversi vini tra cui l’autoctono Montefalco Sagrantino DOCG.

Perugia

In questa breve fuga umbra ho dedicato qualche ora a visitare Perugia. Il centro storico è situato in posizione rialzata rispetto agli altri quartieri della città; per visitarlo, si lascia la macchina in uno dei tanti parcheggi alla base e si sale nella parte alta con le scale mobili – o nel mio caso le scale normali, dato che ho trovato l’unica scala mobile della città chiusa per lavori! Nella mia breve visita ho passeggiato nel dedalo di vicoli alti e stretti, dove la luce naturale filtra esclusivamente dall’alto, ho visitato i sotterranei di Rocca Paolina e la Cattedrale di San Lorenzo.

Passignano sul Trasimeno

Prima di rientrare in Toscana e tornare a casa, ho voluto fermarmi sul Trasimeno per pranzo; lasciare l’Umbria senza salutare il suo lago grande lago sarebbe stato un peccato. Arrivata nel comune di Passignano, sono stata travolta da un’atmosfera malinconica assolutamente magica: il paese semi-deserto, le attività commerciali chiuse, il pontile solitario immerso nell’acqua, la pioggerellina uggiosa, e quella panchina rossa… una delizia per gli occhi e lo spirito.

Pancia e cuore pieni, sulla strada verso casa già ripensavo ai tre giorni appena trascorsi e all’immensa fortuna di vivere in un posto nel mondo che in poche ore ti permette di raggiungere territori eccezionali, ricchissimi di storia, tradizioni e bellezza.

Grazie di tutto Umbria!

 

2 Comments

  • Adriana Corsi (tua zia)
    18 Novembre 2019 at 22:53

    Se ti ricapita di fare un giro in Umbria ti consiglio di fare un salto a Solomeo. E’ un piccolo borgo completamente ristrutturato dallo stilista del cachemire Brunello Cucinelli. E’ veramente un gioiellino….

    Reply
    • Giulia
      19 Novembre 2019 at 9:53

      Ciao Zia, grazie per il consiglio 🙂
      mi toccherò sacrificarmi e tornare in Umbria presto!

      Reply

Lascia un commento