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America / Viaggi

Argentina in agosto – clima, itinerario, costi e consigli utili

Quando abbiamo scelto l’Argentina come destinazione per le nostre vacanze estive, sapevamo che ci aspettava un’esperienza unica. Ma non avrei mai immaginato quanto questo paese potesse sorprendermi per la varietà di paesaggi, la calorosa accoglienza della gente e la ricchezza delle sue tradizioni. Ogni angolo che abbiamo visto, ogni boccone assaggiato, ogni sorriso ricambiato mi ha lasciato un segno indelebile. Ma prima di raccontarvi di queste due settimane pazzesche, facciamo un piccolo passo indietro…

Perchè l’Argentina

Dopo il viaggio estivo della scorsa estate nella Francia meridionale, una cosa mi era chiarissima. L’on the road tra costa atlantica, Occitania e Provenza è stato molto bello e ricco di preziosi ricordi, ma costantemente condito da un ingrediente indigesto: un caldo perenne. E questo fattore ha in parte inficiato una vacanza altrimenti stupenda. Quindi, quando a inizio 2024 abbiamo iniziato a pensare al nostro viaggio siamo partiti dalla certezza che volevamo una meta fresca.

Argentina in agosto

L’America Latina è schizzata subito in cima alla nostra lista di preferenza, certamente per il clima (in agosto è inverno, un inverno secco e soleggiato), ma anche e soprattutto per il suo fascino. E l’Argentina è stata una scelta quasi naturale, e non solo per il fatto che è il quinto produttore al mondo di vino…

Del vino argentino vi racconto meglio qui.

Abbiamo subito escluso la Patagonia, perché sarebbe stato problematico visitarla in agosto quando il clima è molto rigido e le tempeste di neve possono compromettere attività ed escursioni. Ci siamo quindi messi a studiare la guida e i blog di viaggi, e abbiamo scoperto l’esistenza, in questo enorme paese, di una regione paesaggisticamente unica e ricca di tradizioni: il NOA (Nord-Ovest Argentino). È bastato vedere qualche foto e leggere poche righe per capire che quella sarebbe stata la meta perfetta per noi: natura mozzafiato, eccellenti vini di altura, tradizione gastronomica, cultura andina, fauna locale…

Itinerario

Con i classici 15 giorni agostani a disposizione, abbiamo costruito l’itinerario di viaggio.

Buenos Aires è collegata benissimo dall’Italia con voli serali diretti da Roma Fiumicino, operati sia da Ita Airways che da Aerolineas Argentinas. Abbiamo scelto la seconda perché economicamente più vantaggiosa e per gli orari più comodi; il volo diretto dura 14 lunghe ore, che in notturna passano tutto sommato in fretta. Questo il nostro programma:

  • giorni 1-2 – Buenos Aires
  • giorni 3-7 – NOA (Salta, Jujuy, Cafayate)
  • giorni 8-10 – Puna (tour privato)
  • giorni 11-12 – Mendoza
  • giorno 13 – Buenos Aires

Abbiamo comprato il volo intercontinentale diretto a aprile per agosto, pagandolo circa 1.300 € a persona, direttamente sul sito web della compagnia. Comprandolo con più anticipo avremmo trovato tariffe migliori, ma la premeditazione non è il nostro forte.

Info e consigli utili (aggiornate ad agosto 2024)

Mezzi di trasporto

Aerolineas Argentinas è la compagnia di bandiera e opera sia il collegamento intercontinentale da Roma che tutte le tratte interne, con voli frequenti in diverse fasce orarie ogni giorno. Noi abbiamo volato con questa compagnia per/da Buenos Aires e l’abbiamo scelta anche per tutti i voli interni; le distanze sono enormi e per raggiungere le varie tappe non avremmo potuto fare diversamente.

Nella regione del NOA abbiamo noleggiato una macchina per 5 giorni; inizialmente volevo una 4×4 ma poi documentandomi bene ho capito che per la maggior parte delle tappe una macchina standard è più che sufficiente. A Buenos Aires ci siamo mossi benissimo con i bus, facendo la tessera Sube, mentre la sera e per i trasferimenti da e per l’aeroporto abbiamo sfruttato Uber, che si conferma sempre un servizio stracomodo. Anche nelle città di Salta e Mendoza, Uber approvatissimo.

Moneta

L’economia argentina è molto complessa e variabile, quindi queste informazioni potrebbero essere inattendibili nel momento in cui le leggete. Siamo partiti dall’Italia con una somma di euro in contanti che poi abbiamo cambiato direttamente in Argentina nelle filiali Western Union abilitate; il tasso di cambio euro-peso argentino varia ogni giorno ed è sempre risultato molto più favorevole rispetto a quello indicato da Google.

Il contante è indispensabile per acquistare nei mercati e nei negozietti, oltre che per ricaricare la tessera della Sube. Inoltre, molti negozi e attività offrono un prezzo scontato se il pagamento avviene “en efectivo”, ovvero in contanti. Per le altre spese (hotel, ristoranti, benzina etc) abbiamo spesso pagato con la carta, e siamo rimasti stupiti perchè il cambio è risultato sempre ottimo e i tassi di commissione davvero contenuti.

Non abbiamo mai prelevato, ma se volete farlo il sistema più conveniente è quello di aprire un conto Western Union collegato ad un vostro conto/carta, inviarvi dei soldi e ritirarli direttamente in una filiale.

Salute e sicurezza

Come per tutti i viaggi, abbiamo fatto un’assicurazione di viaggio completa con Columbus, che per fortuna non abbiamo dovuto utilizzare. Ma non partirei mai senza. L’Argentina non prevede alcun vaccino obbligatorio, ma prima di partire è sempre bene consultare le informazioni aggiornate su Viaggiare Sicuri.

Abbiamo trovato l’Argentina una meta sicura, soprattutto nella regione del NOA dove si respira un clima di grande serenità. Nelle grandi città, prestando la giusta attenzione e rimanendo nel circuito più turistico, non abbiamo avuto alcun problema.

Lingua

Lo spagnolo argentino strizza sicuramente l’occhio all’italiano, e tanti termini solo molto simili alla nostra lingua! Capirsi con la gente del posto non è difficile anche se non si parla spagnolo.

Telefono

La wi-fi è presente in tutti gli hotel, ristoranti e aeroporti e sempre ben funzionante! Per il traffico dati, approvatissima la e-sim Airalo (codice sconto sul vostro primo acquisto: GIULIA0169).

Clima

Trovandosi nell’emisfero australe, in agosto in Argentina è inverno. Ma che inverno! Clima secco e soleggiato, soprattutto nel NOA dove di giorno si sta molto bene; attenzione all’escursione termica tra giorno e notte. Nelle città le temperature sono tipiche della stagione, ma molto godibili. Indispensabile comunque un abbigliamento invernale (vestiti lunghi, giacca a vento, cappello di lana).

Alloggi

Abbiamo scelto tutti i nostri alloggi su Booking, trovando sistemazioni molto carine e con tutto ciò che cercavamo (camera con bagno privato, ottima pulizia, posizione comoda, colazione inclusa) a buon prezzo: una media di 50 € a notte in due con colazione compresa.

Gastronomia

L’Argentina è la patria della carne, su questo non ci sono molti dubbi. Anche se, soprattutto nelle città, l’offerta è molto ampia e si trovano facilmente opzioni adatte a tutti. Dopotutto, la cultura argentina ha forti influenze europee e quindi qui il cibo è una questione serissima!

Oltre alla classica parilla, una grigliata mista con diversi tagli di carne, noi ci siamo letteralmente innamorati delle empanadas. Si tratta di piccoli calzoni di pasta (nella versione tradizionale, all’interno viene usato lo strutto) con diversi ripieni, che vengono cotte al forno o più raramente fritte. In tutto il paese ne esistono diverse varianti, noi abbiamo amato le empanadas andine che abbiamo mangiato ogni giorno nel NOA. Ripieni preferiti: carne e verdure; queso e quinoa; lama stufato.

I tamales sono invece degli involtini ripieni di mais, carne e verdure, avvolti in foglie di mais (che non si mangiano! non fate come me che ci ho provato…) e cotti al vapore.

Tra i dolci, l’ingrediente in assoluto preferito è il dulce de leche: è una crema di latte e zucchero che viene cotta a lungo fino a diventare color caramello. Ma noi ci siamo innamorati del dolce più semplice e tradizionale che abbiamo conosciuto: il queso y dulce. Si tratta di una semplice fetta di formaggio a media pasta su cui viene adagiata una fetta di dulce de batata, ovvero una gelatina a base di patata dolce.

Mangiare fuori

L’Argentina è un paese mediamente economico per quanto riguarda la ristorazione. Le grandi città hanno prezzi maggiori, mentre nella zona del NOA sono più bassi. Per avere un esempio: se una empanada a Buenos Aires costa in media 2000 pesos (circa 1,5 €), nel NOA non supera i 700-1000 pesos (0,50-0,70 €).

Il vino al ristorante è davvero molto conveniente, grazie a un’importante campagna portata avanti dai produttori del paese per mantenere il buon vino accessibile. Quasi ovunque viene servito una piccola entrée di benvenuto, solitamente legumi stufati o in crema, salsa di pomodori e pane artigianale.

Organizzazione

Abbiamo organizzato il nostro viaggio interamente in autonomia. L’Argentina è una meta “semplice” e il popolo argentino è molto accogliente nei confronti dei turisti. L’unica tappa nella quale ci siamo affidati a un’agenzia è stata l’esperienza di 3 giorni nella Puna, regione desertica che si trova ad altitudini davvero importanti (3.500 – 5.300 mlsm). Visitare questa zona da soli è impossibile, noi ci siamo affidati all’agenzia locale Explora Vida Puna e ci siamo trovati benissimo.

Vi aspetto nel prossimo articolo con il diario di viaggio completo.

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